mercoledì 24 settembre 2008

Travis Barker fuori pericolo!!



Alla fine si può dire che sia andata davvero bene a Travis Barker e Adam 'DJ AM' Goldstein , rimasti vittime e unici superstiti di un incidente aereo verificatosi lo scorso venerdì. I dottori del Joseph M. Still Burn Center di Augusta hanno confermato che i due ragazzi potranno avere un completo recupero fisico dalle ustioni riportate nel sinistro.

Josh Shumpert, ufficiale di polizia del South Congaree Police Department, ha dichiarato che Barker e Goldstein gli hanno raccontato di essere riusciti a portarsi in salvo grazie alla decisione di 'scivolare via' dalle fiamme lungo un'ala del velivolo.

Travis e Adam, i cui vestiti avevano cominciato a prendere fuoco, si sono poi spenti le fiamme che avevano cominciato a divampare anche sui loro corpi (e per le quali entrambi hanno riportato ustioni di secondo e terzo grado) a vicenda.

Secondo i primi soccorritori i due sono stati trovati in stato di shock, in modo particolare Barker.

Nell'incidente, a quanto pare provocato dalla foratura di un pneumatico in fase di decollo, sono morti tutti gli altri quattro occupanti del piccolo jet, due membri dell'equipaggio e due componenti dell'entourage di Barker. Le cause dei decessi sarebbero state per tutti il fumo e le fiamme sprigionatisi subito dopo l'incidente.

(fonte indie-rock.it)

giovedì 5 giugno 2008

RockPlanet Blog

Ha aperto i battenti il blog della Rock Planet Productions.
Dal 1993 è la migliore organizzatrice di serate rock, promotion, Dj-set e concerti nell'area milanese.
Sul blog verrete tenuti informati di tutto ciò che succede in queste serate, sulla musica in generale e su tutto quello riguardante il mondo del Rock a Milano e non.

Locali che fanno parte della catena Rock Planet :
  1. Zoe Club www.zoeclub.it
  2. Rock'n'Roll www.rocknrollmilano.com
  3. Blanco Cafè www.chiringuito.it

martedì 3 giugno 2008

Morto Bo Diddley

articolo tratto da Corriere.it

MILANO — Il rock and roll ha perso uno dei suoi pilastri. Bo Diddley è morto lunedìnella sua casa di Archer, in Florida, per un arresto cardiaco. Aveva 79 anni e la scorsa estate era stato colpito da un infarto mentre si trovava in tour.

«La storia appartiene ai vincitori e negli annali del rock & roll, tre uomini sono emersi come vincitori: Chuck Berry, Little Richard e Bo Diddley, una santissima trinità che era presente quando tutto è iniziato», scriveva qualche anno fa la bibbia del poprock Rolling Stone. Nonostante non abbia avuto i successi milionari degli altri due colleghi, la sua influenza sul rock è stata decisiva. Non solo per la sua chitarra quadrata, un simbolo unico. E nemmeno perché è stato uno dei primi neri ad avere un impatto sul pubblico bianco.

Diddley, vero nome Ellas Otha Bates, era nato a Mc Comb, nel Mississippi il 30 dicembre 1928. Mamma era una ragazza madre che lo aveva affidato alla cugina. La famiglia si era trasferita a Chicago, dove, dopo aver studiato violino ed essersi innamorato della chitarra ascoltando John Lee Hooker, Bo Diddley iniziò a esibirsi come musicista di strada. Quindi i localini e le prime band e un contratto discografico. Nel 1955, il primo singolo «Bo Diddley/ I'm a Man» porta i germi di un nuovo ritmo, ribattezzato il «Diddley Beat», nel rock and roll.

A «copiarlo» saranno poi decine di artisti. Buddy Holly lo riprese in «Not Fade Away», la cui cover fu il primo brano nella top ten inglese per i Rolling Stones. Jagger e soci lo hanno più volte ricordato come uno dei loro ispiratori; Keith Richards e Ron Wood hanno addirittura suonato in un suo album nel 1996. Anche «Magic Bus» degli Who, «She's the One» di Springsteen, «Desire» degli U2 e «Faith » di George Michael hanno «rubato» quel ritmo. «The Originator», come aveva intitolato un album del 1966 per rimarcare il suo ruolo di iniziatore («Sono stanco delle bugie. Elvis ha copiato me, ma io non sono ricordato. È una questione di bianchi e neri», polemizzava), ha scritto altre hit come «Pretty Thing», «Mona», «Who Do You Love?» e «You Can't Judge a Book by Its Cover», ma a partire dai primi anni Sessanta sparì dalle classifiche pur rimanendo impegnato con i concerti dal vivo.

L'importanza di Diddley, nominato anche nella Hall o Fame del rock nel 1987, va oltre il «suo» prezioso ritmo. È stato uno dei primi a farsi affiancare sul palco da musicisti donne. È stato anche un geniale inventore: il vibrato della sua chitarra arrivava da modifiche che lui stesso faceva agli strumenti, le maracas suonate dal suo compagno Jerome Green che caratterizzarono il suono degli esordi erano costruite con galleggianti degli sciacquoni riempiti di legumi secchi. E ben prima di Hendrix infuocava il pubblico suonando la chitarra con i denti.

La nascita del soprannome è un mistero. Fra leggende, che lo stesso musicista non ha mai smentito o confermato, ci sono quelle che sia legato al suo passato da pugile, al nome di uno strumento africano, dalla storpiature slang di «bully» (bullo). E che lo sia stato un po', un bullo, non lo si può negare: quel primo famoso singolo da un lato ripeteva all'infinito il suo nome d'arte, dall'altro smargiassava sulle proprie capacità sessuali. Anche il rap gli deve molto.

martedì 27 maggio 2008

Ringraziamenti

E dopo tante ore dedicate a questo progetto,molte serate,ritagli di tempo,eccoci arrivati al fatidico giorno della sua presentazione,l'esame;ringrazio la lungimiranza di Fra a cui ieri è venuta l'idea di mandare una mail al prof indicandogli l'indirizzo del blog...!
Tensione,mani sudate,e un caldo che ti fa apprezzare il fatto di non avere addosso una t-skirt grigia..!(vedi sudata di Fra alla scorsa pseudo-presentazione)e poi dopo una lunga attesa..."Rock-all-around!"(notare che il prof non ha pronunciato il vero nome del blog forse per poco attitudine all'inglese..!lol) ;libretti alla mano ci siam recati a grandi falcate al banco di giudizio di Agostini e Uboldi:"allora,li facciamo parlare questi ragazzi?",insomma il voto finale è stato un glorioso e insperato 26! pufffff!che sollievo!
Quindi,alla fine(per me) di questa avventura,ringrazio tutti quelli che hanno collaborato in qualche modo alla realizzazione di questo blog,alle critiche,ai consigli. Io personalmente mi sono fatta una bella cultura rock!
Un particolare ringraziamento a Fede per la sua disponibilità e la sua collaborazione psico-fisica!
E un bacione a Fra,essenziale per la realizzazione di tutto questo,senza il quale non mi sarei mai imbarcata in questa "impresa"!
Good job! e un in bocca al lupo per te ,matricola 1001239 che continuerai a portare avanti il blog,dalla tua compare 1001238!!!

smak!

domenica 25 maggio 2008

Intervista ad un vero Fan

Grazie ad un nostro amico e fedele lettore, si è concretizzata la possibilità di intervistare un grande Fan dei Beatles.


Luigi Frigerio, nato nel 1953 e residente a Milano, ci ha fatto la cortesia di accoglierci in casa sua, di mostrarci la sua collezione e di rispondere a qualche semplice domanda riguardante la sua passione per questi “giganti” del Rock, che ci ha permesso di capire il trasporto e il coinvolgimento di un vero Fan.

- Come ha conosciuto la musica dei Beatles?

Nel 1967, quando avevo 14 anni, una mia amica venne a casa mia e mi fece ascoltare il disco dei Beatles “Sgt. Pepper Lonely Heart's Club Band” (1967, ndr).

Abituato ad artisti come Bobby Solo, Gianni Morandi, ecc. il disco non mi piacque e quei “cappelloni” vestiti in modo strano non mi attirarono affatto.

Solo un anno dopo, ma non so esattamente né perché né per come, mi trovavo a scrivere, nel mio stentato inglese, una lettera al Beatles Fan Club, descrivendomi come un ragazzo italiano di quindici anni desideroso di associarsi al loro Club.

L’anno seguente, ormai dopo essermi dimenticato di aver spedito quella lettera, mi tornò indietro dal Beatles Fan Club Italiano, che allora aveva sede a Cagliari in Sardegna, una busta e, con mia grande sorpresa, dentro trovai, oltre a tutta una serie di gadgets, una loro fotografia autografata e la mia lettera, sempre coi loro autografi originali, rendendolo un documento unico al mondo.

La mia tessera di associazione al Beatles Fan Club è la numero 163, valida per il periodo ottobre 1969 – ottobre 1970.




- Qual è stato il primo disco che ha acquistato?

Il primo LP (Long Play, ndr) dei Beatles che acquistai fu “Rubber Soul” (1965, ndr). Dal quel momento conquistai ad acquistare, compatibilmente con i soldi disponibili allora, tutto il materiale che riuscivo a trovare relativo ai “Fantastici 4”, ai “Feb Four”.

- A oggi, da cosa è composta la sua collezione?

Oggi mi trovo ad avere, oltre all’originale di tutti gli LP ed edizioni varie, 132 Cd dei Beatles come tali e di loro quattro come singoli, una quarantina di Dvd con la loro storia presa da ogni parte ed ogni angolo, una trentina di vecchi 45 giri con la copertina originale, che fanno bella mostra appesi alla parete in opportuni quadretti, più decine di altri tipi di gadgets. Sembrano tanti, ma in realtà è nulla rispetto a quello che nel mondo è stato fatto e pubblicato relativamente ai Beatles.


Ho ritagli di giornali dei settimanali di musica e cultura che in quegli anni che uscivano in Italia. Tra parentesi, oggi non ne è rimasto neanche uno: ci sono solo alcuni mensili specializzati; una volta c’erano tre, quattro settimanali che parlavano di musica in Italia. Sono andato a riprendermi quei vecchissimi ritagli di 30 e passa anni fa e mi ha fatto molta meraviglia rileggere come anche i giornalisti trattavano a quell’epoca quei fenomeni ed in particolare quello dei Beatles.

- So che è stato alla recente mostra dedicata ai Beatles che si è tenuta ad Aosta.

La mostra “Arrivano i Beatles. Storia di una generazione” è appena terminata. Per un Fan dei Beatles, collezionista di gadgets e dischi, la mostra è una cosa da impazzire. Ci sono infatti centinaia e centinaia di 45 giri e LP originali provenienti da tutto il mondo, manifesti, migliaia di gadgets dei più disparati: dalle scarpe da tennis ai bicchieri, alle cartoline, ai pupazzi, alle matrioske, alle saponette, alle automobiline, ai cosi detti “Picture disk”, quei 45 giri, Long Play, colorati che andavano così di moda fino a tutti gli anni ’80, e chi più ne ha più ne metta. C’è veramente da impazzire pensando a cosa significherebbe poter possedere tutte quelle meraviglie a casa e potersele guardare in ogni momento.

- Come ha reagito alla notizia dell’assassinio di John Lennon? Si ricorda ancora quei momenti?

(Capiamo subito dal suo volto e dal cambiamento di tono della sua voce come questa domanda rievochi tristi emozioni, anche dopo quasi trent’anni)

Ricordo ancora quando mi giunse la notizia della morte di John Lennon, del suo assassinio: ero in Corso Buenos Aires, stavo camminando e in una delle edicole notai un quotidiano della sera, che in quel periodo ancora uscivano, in cui compariva un titolo a caratteri cubitali che finiva per “nnon”. Automaticamente associai quelle lettere al nome di John Lennon; andai a comprare subito il giornale e con mia grande desolazione appresi la notizia della sua morte. Rimasi male per giorni, giorni e giorni. Ho cercato di ritrovare questo quotidiano tra le cose che ho conservato, ma non sono riuscito a trovarlo. Probabilmente una delle tante cose che, quando ero giovane, possedevo dei Beatles e che sono andate perse, perché allora c’era sì la mania di conservare tutto quanto loro riguardava, ma l’approccio non era certo quello metodologico, preciso e archivistico di adesso.



venerdì 23 maggio 2008

Novità

Eccomi qui per avvisare tutti gli utenti di una piccola novità appena inserita nel blog.
Per rendere tutti partecipi e per dare un idea anche uditiva di quello che stiamo parlando su queste pagine, è stato inserito un mini player musicale con alcuni tra i più famosi brani performati dai musicisti che hanno fatto la storia del rock.
Spero che l'idea piaccia e serva ancora di più ad avvicinare gente a questo mondo chiamato Rock & Roll!!!!

giovedì 22 maggio 2008

STORIA DEL ROCK:gli anni '60 -PART FOUR-


Gli Who:gruppo fondato da Pete Townshend,conquistò nel 1965 il predominio nella zona occidentale di Londra imponendosi fin dagli inizi come bandiera dei mod;questa cultura trovò in loro i propri filosofi,disposti ogni sera a fracassare gli strumenti al termine di act scatenati. Infatti furono loro a riscoprire l'essenza ribelle e vilenta del rock and roll,a cui aggiunsero un impeto scenico terrificante e versi animaleschi che funsero da vere e proprie urla di guerra. Elementi fondamentali dello stile degli Who furono la chitarra isterica di Townshed(una delle prime ad usare radicalemente il feedback),il tono "vissuto" del vocalist Roger Daltrey,la batteria di Keith Moon,e il basso vigoroso di Jhon Entwiste. Il compositore del gruppo era Townshed,geniale ideatore di brani brevi ed efficaci.
La storia del complesso è suddivisibile in tre periodi:
  • "dell'alcool":in cui le composizioni sono in per lo più 45 giri che riproducevano lo stato d'animo di una squadra di teppisti ubriachi;
  • "dell'acido":quello delle opere rock e della trasposizione in chiave psichedelica e teatrale della loro vicenda generazionale;
  • "dell'autocelebrazione": in cui gli Who si rifanno all'infinito il verso a se stessi.
Il loro periodo d'oro si apre nel '65 con "Can't Explain",epico grido che rivendicò un'identità per i giovani inglesi;"You Really Got Me";"Anyway Anyhow Anywhere" un vero e proprio inno anarchico mozzafiato;è della fine dello stesso anno lo slogan"My Generation",brano che segnò una vera e propria rivoluzione musicale:l'ingresso in classifica della distorsione sconvolse l'estetica della musica di consumo,e il verso "hope I die before I get hold" funse da dichiarazione contro il mondo degli adulti.
Le hit del '66 esibiscono già una sensibilità più morbida:"Substitute","I'm A Boy","Happy Jack";tuttii brani di questo periodo sono esplorazioni semiserie del mondo reale degli adolescenti,dando sfogo alla rabbia di una generazione conscia della propria impotenza a cambiare le cose e che reagisce in modo distruttivo verso esse.
Nel primo album compaiono "The Kids Are Alright",con coretti degni del Mersey beat,"The Ox"(il nome di battaglia del batterista),"Boris The Spider" e "Quick One" che dà il titolo al disco.
I brani del '67 sono a metà strada tra melodismo,psichedelia,music hall e hard rock:"Run Run Run","Pictures Of Lily","Doctor Doctor"."Sell Out",album dello stesso anno,è un collage di canzoni ed una parodia degli intermezzi pubblicitari;qui compaiono chiari esempi dello stile che porterà alle opere rock:"I Can See For Miles","Ameria City In Tha Sky","Mary Anne With The Sharky Hand"e la suite "Rael",una fantasia melodico-strumentale a ruota libera.
Da questo momento,il gruppo sposta la propria attenzione verso l'LP.Nel '68 è la volta di "Tommy",in cui abbiamo un suono più dolce e meditato non più duro e distintivo come i primi 45 giri. I brani migliori rimangono sicuramente quelli più gritosi come "I'm Free","Pinball Wizard","The Acid Queen";le più popolari sono però due brani solo strumentali,"Overture" e "Underture",che si rifanno all'Opera.Nel '71 un'altro brano tardivo della serie genarazionale,"We Won't Get Flooled Again".Gli Who nel '73 registrarono un'opera rock,"Quadrophenia",un affresco della generazione mod e al contempo un album di ricordi personali,con arrangiamenti molto più sofisticati e delettronici(il sintetizzatore è onnipresente);monumentale,autobiografico ed epico esagera in verbosità,dispersione e ridondanza.
Dal 1974 il gruppo vive di rendita sui propri vecchi successi e sulle imitazioni di essi,ma chiudendo in grande stile la civiltà beat,estraendone la sostanza cruda e l'impeto rivoluzionario.
L'eredità più importante del complesso è il clima dei loro brani,un clima di autodistruzione,che interpreta il disagio esistenziale della loro generazione;fracassando gli strumenti sul palco,gli Who hanno chiuso il circolo di ribellione che Chuck Berry e i Rolling Stones avevano tracciato a metà, e che sarà la bibbia degli artisti più travagliati del rock.


Ricordiamo anche:Kinks,Pretty Things,Spencer Davis,Manfred Mann,Them,Troggs,Hollies,Small Faces,Animals e Yarbirds.

mercoledì 21 maggio 2008

STORIA DEL ROCK:anni '60 -PART THREE-


Rolling Stones:si formano nel 1962;Mick Jagger,aspirante cantante di rhythm and blues,e Keith Richard ,chitarrista fedele agli insegnamenti di Berry,sono i leader del gruppo.Si imbatterono in un enfant prodige polistrumentista di ispirazione jazz:Brian Jones;fù lui il primo provocatore del rock con i suoi capelli lunghi,il trucco androgino,portamento da guerrigliero e spinelli. Fù introdotto da Jagger e Richard all'Ealing Blues Club.Nello stesso ambiente reclutarono il pianista Ian Stewart,il bassista Bill Wyman e il batterista Charlie Watts,con i quali cominciarono ad esibirsi,cominciandosi a guadagnare una reputazione come banda di rhytm and blues bianco. I loro spettacoli continuarono per quasi un anno,divenendo una delle più leggendarie attrazioni della Londra selvaggia e sotteranea dei club.Eccitava il loro stile sanguinario,frenetico e fragoroso,e il gran movimento sulla scena;durante le esibizioni,il brano veniva stravolto dalle improvvisazioni e terminavaquasi sempre con una coda che ripeteva al'infinito il tema,come nella migliore tradizione nera. A Richmond,dove cominciarono ad esibirsi per quattro dollari a testa, convennero tutti i Vip della Swinging London per ascoltarli.Nel 1963,Stewart lascia il gruppo;nello stesso anno gli Stones entrarono per la prima volta in una sala di incisione con il i loro primi tre 45 giri:"Come On"(di Chuk Berry),"I Wanna Be Your Man"(di Lennon),"Not Fade Away"(di Holly);nel marzo del 1964 attirarono l'attenzione dei giovani e l'astio dei media. I giovani vedevano in loro i portavoce reali e spontanei;i mass media,dei pericolosi,pervertiti e sovversivi;una grinta che conquistò i giovani e spaventò gli adulti. Un gruppo di buoni musicisti:un talento naturale come Jones nei panni di ispiratore,coordinatore,arrangiatore e sabotatore;Richard,grande chitarrista e imitatore cosciente di Chuk Berry,con i suoi fuzz che compensano la mancanza di una sezione di fiati;Watts e Wyman,come sezione ritmica funky più essenziale alla storia del rock;ma era Jagger la grande attrazione con il suo vocalismoe il suo muoversi sul palco,tale da esser paragonato ai performer neri delle origini.I Rolling Stones non appartenevano alla Swinging London superba e sgargiante,ma piuttosto ai sobborghi squallidi e fumosi. Il loro gruppo era tanto inquieto in pubblico,quanto in privato:si susseguivano storie di violenza,sesso,droga e di donne contese tra i tre leader.Nel 1964 esce il loro primo 33 giri con alcuni classici del rhythm and blues,come "I'm A King Be"(Silm Sharpo),"Carol"(Berry),"Route 66","I Yust One To Make Love To You"(Dixon), e la prima composizione di Jagger e Richard,"Tell Me". Nessuno prima di loro ho iterpretato correttamente il blues e il rock and roll come musiche di corpo. Progressivamente il ritmo da orgia andò stemperandosi per far posto a performance più mature,con l'unione di stili fatta con maggiore ocultezza.
Nel 1965 comincia la serie di capolavori di Jagger e Richard:"The Last Time",l'apice del rhithm and blues bianco,"Satisfaction",inno della frustrazione della loro generazione,"Get Off Of My Cloud" e "Fourtune Teller",che andranno tutti ai vertici delle classifiche. Ma nello stesso anno iniziano anche le persecuzioni da parte della stampa,dei moralisti e delle autorità:riferimenti al sesso troppo espliciti,il loro comportmanto durante gli spettacoli incita alla violenza e tra le quinte si parla insistentemente di droga per i quali furono protagonisti di ripetuti processi.




Nel 1966 "Aftermath" è il primo album interamente composto da Jagger e Richard,che contiene "Lady Jane","Goin'g Home","Under My Thumb","Out Of Time";gli Stones con questo Lp dichiarano di avere ormai un proprio sound.Seguono altri grandi 45 giri con "19th Nervous Breakdown","Paint It Black","Mother's Little Helper"(con il corale"What a drug it is getting hold"),"Have You Seen Your Mother Baby" e "Let's Spend The Night".Sono del '67 gli album capolavori "Between The Buttons" e "Their Satanic Majesteis Request". Con il primo dei due ,gli Stone portano a compimento la parte album-oriented della loro produzione,emancipandosi del tutto dagli stili del passato.Spicca "She's A Raibow"che unisce rhythm and blues,trombe psichedeliche,sezione d'archi e un piano di carrillon.Il '68 fù l'anno in cui Jones era ormai schiavo degli stupefacenti e Jagger ne approfittò per metter le mani sul complesso;fù l'anno di "Jumping Jack Flash","Beggars Banquet","Stray Cat Blues","Salt Of The Earth","Street Fighting Man" e "Sympathy For The Devil".
Nel '69,Jones venne trovato morto per overdose nella sua piscina e venne sostituito da Mick Tailor. Tra i brani più creativi di quel periodo abbiamo "You Can't Always Get What You Want";alla fine dell'anno asce "Let It Bleed".
Il '71 inizia con l'uscita dell'album "Stiky Finger",con la copertina provocante disegnata da Andy Warhol;è uno degli album più espliciti e provocatori:"Brown Sugar","Wild Horses","Sister Morphine","Bitch". La maturità del loro "periodo classico"culmina con "Exile On The Main Street".

Nel '74,anche Taylor viene sostituito da Ron Wood;da questo momento la loro musica non mostra altre strasformazioni e ha perso parte della grinta delle origini.Degli anni '80 ricordiamo "She's So Cold","Start Me Up","Undercover Of The Night"e "Han It With You" e la loro entrata nella "Hall Of Fame",santuario delle personalità che hanno ottenuto successi record al Madison Square Garden.
Nel corso di 20 anni di carriera questa band ha imposto uno stile di comporre ed eseguire,con cui tutte le generazioni successive si sono dovute confrontare;la loro presunta rivalità con i Beatles è stata in realtà una rivalità tra due modi di intender la vita ,ed è stataperciò una rivalità tra due frange del pubblico.

martedì 20 maggio 2008

STORIA DEL ROCK:anni '60 -PART TWO-



I Beatles: John Lennon e il suo gruppo sono stati il più grosso fenomeno discografico della storia della musica e, al tempo stesso, il simbolo di una pacifica rivoluzione di costume nella Swinging London dei capelli lunghi e delle minigonne. Dobbiamo la loro scoperta a Brian Epstein,che ne creò l'immagine,e a George Martin,che ne creò il sound. Nel 1962 incisero il primo 45 giri ,"Love Me Do", un rhytm and blues che entrò nelle classifiche alla fine dell'anno. Nel febbraio del '63 il complesso raggiungeva la prima posizione delle vendite con "Please Please Me", e un'accorta campagna pubblicitaria scatenava nel giro di pochi mesi la beatlemania:dischi che si esauriscono ancora prima di esser stampati,isterismo collettivo dei fan,mass media che seguono passo a passo le avventure del quartetto,moda che imita le loro pettinature a caschetto. Attraverso "From Me To You","She Loves You"(con i primi selvaggi"yeah-yeah") e "I Want To Hold Your Hand"(con battito di mani e un ritmo più pesante),tutti al primo posto nelle classifiche del '63,si afferma una tecnica che fonde e sublima secoli di stili vocali;gli autori di quasi tutto il repertorio sono Lennon e Paul McCartey. Dopo la prima tournè,i loro 45 giri capeggiano saldamente anche le classifiche americane.
La storia dei loro successi è travolgente:nel '64 pubblicano "Can't Buy Me Love","A Hard Day's Night,"I Feel Fine",canzoni sempre più esuberanti con ritornelli memorabili,tutte ai primi posti su entrambe le sponde atlantiche. Con queste canzoni e i loro atteggiamenti pubblici,i Beatles impongono uno stile di esser giovani più fantasioso e provocatorio. Il meglio del loro clichè è riassunto da un celebre aneddoto:intervistato durante la tournè americana,alla domanda"Come avete trovato l'America?" Lennon rispose"Abbiamo preso a sinistra in Groenlandia!". In questo humor anarchico e surreale è racchiuso il merito più grande del quartetto.
"Rubber Soul" è la prima raccolta organica di canzoni originali,come "Girl","Michelle","Drive Me Car","Run For Your Life","Norwegian Wood". Il nuovo genere di canzone sofisticata trova la sua sublimazione nell'LP del 1966 ,"Revolver",estremamente curato e ancora più vario del precedente:troviamo i brani "Tomorrow Never Knows","Love You Too","Good Day Sunshine".
La perfezione formale del loro melodismo si rivela anche nel 45 giri di quell'anno:quello cripto-elettronico di "Penny Lane/Strawberry Fields Forever","Paperback Writer","Yellow Submarine";"Penny Lane" presenta un ritmo vaudeville,melodia ipnotica,flauti folk e triangoli.
Segue nel 1967 "Sgt. Pepper 's Lonely Hearts Club Band",l'album concept che esce in tarda stagione psichedelica;abbiamo la scandalosa "Lucy In The Sky With Diamons"(le cui iniziali dicono "LSD"),"Lovely Rita","With A Little Help","A Day In The Life" dura denuncia dello squallore borghese.
Sono di quel periodo due progetti realizzati con spirito insolito:il programma televisivo"Magycal Mystery Tour" e il cartone animato "Yellow Submarine";in essi si posson ritrovare alcune delle idee più geniali del quartetto,come l'icubo schizoide di "I Am The Walrus" e il trip caleidoscopico di "It's All Too Much".
Progressivamente il ritmo acquisì virilità con ritmi duri,chitarre distorte e parti strumentali.
Applicando la legge commerciale della continua riconversione,i Beatles seppero rimenere sempre sulla cresta dell'onda,ma tra il 1968 e il 1970 si compie la loro lenta decadenza.
Nel 1970 si sciolsero ed ognuno intraprese una carriera solista;nell'81 Lennon venne assassinato da un fanatico.
I loro ritornelli immortali portarono il rock sul piano dell'humor giocoso ed infantile, allontanandosi dalle sue origini vilente e ribelli.Possiamo considerarli i divulgatori su scala mondiale delle innovazioni portate dal rock:non hanno inventato nulla,ma hanno reso celebri scoperte importanti quali l'elettronica,la musica orientale,l'album concept,la psichedelia,che da anni imperversavano negli ambienti musicali ma erano note solo ad una stretta èlite.


A LITTLE GEM

...Sfogliando il Corriere del 12 maggio '08:


La verità di Ringo Starr
"Noi Beatles siamo esistiti grazie al fatto che era stato abolito il servizio di leva"

MILANO-L'abolizione della leva militare obbligatoria,ha favorito la nascita del Beatles. Ne è convinto Ringo Starr,batterista della band."Fummo la prima generazione a non dover per forza finire nell'esercito. Io fui chiamato per una decina di mesi dall'ultima leva e così potemma diventare musicisti",ha riferito Ringo in una intervista per lo show statunitense"On The Record". Starr ha anche detto che in quei tempi era considerato più importante possedere uno strumento che essere musicisti."Non era obbligatorio saper suonare..E infatti io non sapevo suonare. Però avevo la batteria. Sinceramente non avevo il senzo del ritmo:colpivo i tamburi velocemente e basta. E' stato così che ho iniziato". Nel frattempo il Sunday Times anticipa che al "Chelsea Flower Show" che si terrà a Londra dal 20 al 24 maggio ci sarà un giardino psichedelico dedicato alla memoria di George Harrison. L'iniziativa è stata promossa dagli organizzatori della fiera del giardinaggio con la vedova dell'ex Beatle,Olivia. Harrison sarà onorato con un enorme sole in cristallo,quasi 2 metri di diametro,contornato da composizioni di piante e fiori e una ricostruzione della sua vita con quadri floreali.

venerdì 16 maggio 2008

STORIA DEL ROCK:gli anni '60 -PART ONE-

In America,con la restaurazione vengono ripristinati i cantanti bianchi ortodossi;le ragioni sono politiche( negli anni '50 tutte le novità ,tanto più se anticonformistiche,venivano associate al pericolo del comunismo),morali(toppi riferimenti al sesso) e razziali(il rock and roll era un genere frequentato dai neri). Gli esuli trovarono rifugio in Inghilterra:negli anni '60 la rivoluzione socio-musicale continua in terra inglese. Qui si sviluppò il "Beat",che fu farte integrante di quel più vasto fenomeno di costume rappresentato dalla Swinging London . Le novità più appariscenti del beat furono i capelli lunghi dei musicisti e i nomi pittoreschi dei loro complessi ,ereditati dai nomi di battaglia dellle gang. I complessi beat cominciarono a comporre autonomamanete i propri brani che inconsciamente presentavano aspetti comuni:testi che riguardavano direttamente la vita dei teeneger;melodie allagre;ritmi entusiasmanti e melodie piacevoli,una vera e propria musica generazionale. Il fan si identifica nel suo divo portando al culmine quel processo iniziato ai tempi del rock and roll;la conseguenza di questo avvicinamento dell'idolo al suo pubblico fù che nel 1964 il beat fosse già diventato un fenomeno di costume molto più di quanto non lo fosse stato il rock and roll:masse di ammiratori deliranti,milioni di 45 giri venduti,clamore sulla stampa e rivoluzione nel modo di vestire.
L'Inghilterra seguì abbastanza fedelmente l'evolversi della musica leggera americana. I rocker
inglesi per eccellenza furono Billy Fury,copia carbone di Elvis, e Cliff Richard,guidato da Hank B. Marvin,autori nei primi anni '60 di una serie mozzafiato di brani strumentali,il più celebre dei quali è "Apache"(1960). Il complesso migliore dell'epoca è quello di Johnny Kid & The Pirates ,l'erede più diretto del sound aggressivo di Cochran, che in "Shakin'g All Over"(1960) diede una geniale anticipazione dell'heavy metal.
A Londra trovò spazio il trad(abbreviazione di "traditional jazz"),un surrogato del jazz delle origini.
A Liverpool imperò a lungo lo skiffle,una specie di jug music ma più allegra,veloce e leggera,eseguita grattando a washboard e strofinando il kazoo(pettine a velina);la più grande hit di questo genere sarebbe venuto 10 anni dopo con "In The Summer Time"(1970) dei Mungo Jerry!
Il Mersey Beat nasce quando i complessi di Liverpool sostituirono gli strumenti dello skiffle con batteria,basso e chitarra elettrica; centro storico di diffusione fù il locale chiamato"Caven",dove nel 1962 esordirono i Beatles di John Lennon. Il 9 febbraio del '64 i Beatles apparirono in televisone al Ed Sullivan show,uno dei più seguiti dal pubblico americano;la beatlesmania colpì gli states trasformandosi in una ossessione di massa per tutto ciò che proveniva dall'Inghilterra.Il beat invase le classifiche di vendita della rivista specializzata "Billboard" nel 1964,ma ,a parte i Beatles,i protagonisti del beat negli USA furono spesso complessi sconosciuti in patria.
Ma torniamo a Londra;qui si era sviluppato negli anni '50 un importantissimo movimento di blues bianco,che aveva nel "Ealing Blues Club" il suo punto di riferimento. I gruppi beat della capitale vennero allevati da questa musica allora sotterranea,esclusa dal mercato discografico,che si diffondeva di isolato in isolato,di club in club,come il "Marquee",dove nel 1962,esordirono i Rolling Stones di Brian Jones.
Il beat importò importanti correzioni alla strumentazione del rock and roll:le chitarre amplificate e le tastiere;nasce il concetto di "sound",che gradualmente modificò l'impostazione del brano come sequenza di note,e allargò il campo d'azione del compositore anche all'orchestrazione;gran parte della musica beat è frutto di un vero e proprio lavoro di èquipe che ha rivalutato e divulgato presso il pubblico di massa invenzioni proprie del jazz. Un'altra importante innovazione fù il passaggio dal 45 giri al 33 giri;inoltre tra il 1962 e il 65,cambiò anche l'organizzazione del long-playing(LP):non più otto-dieci cover e quattro-sei brani originali,ma tutti originali.
Ma il beat ,come il rock and roll,si esaurisce in fretta:già nel '66 i giovani che ascoltavano questa musica,la percepivano come un suono ormai vecchio e falso. Ma a differenza del rock,quasi tutti i gruppi o almeno i personaggi,sopravviveranno ai cambiamenti degli anni '60 e '70,grazie alla loro capacità di adattamento e rinnovamento e a quella caratteristica tendenza alla conservazione della propria cultura che contraddistingue la società inglese.

mercoledì 30 aprile 2008

STORIA DEL ROCK: curiosità:a proposito di Johnny Cash...

"Quando l'amore brucia l'anima"-Walk the Line-
"Un film straordinario per intensità ed interpretazione incentrato sia sull'uomo che sull'artista Johnny Cash e che di lui analizza ogni aspetto:dal più becero di musicista avvolto nel suo delirio di onnipotenza,al più edificante di padre di famiglia in cerca di redenzione".Un quadro promettente del film di James Mangold del 2006 che si colloca tra il musical e il dramma,tra veridicità e romanzo,tra storia d'amore e video-biografia,tra gloria e perdizione.Un lungometraggio che ripercorre la storia del musicista,dai suoi esordi,con il suo talento non riconosciuto dalla sua famiglia;il trasferimento a Menphis e il suo fortuito incontro con la Sun Records;il periodo dell'alcool e delle droghe e la sua storia d'amore sbocciata sul palcoscenico con June Carter.I due protagonisti sono interpretati da Joaquin Phoenix e Reese Witherspoon.

"...Tu sai come tenermi vicino a te,
mi dai un motivo per amare che io non posso celare,
per te io so che proverei persino a superare la corrente,
perchè tu sei mia,io rigo dritto..."
Johnny Cash-"Walk The Line",1964

martedì 29 aprile 2008

STORIA DEL ROCK:tra gli anni '50 e '60,l'epoca "buia del rock"-PART TWO-

Gli interpreti:




  • Johnny Cash:con Perkins,Lewis e Presley formò il quartetto di star della Sun ai primordi del rock and roll.Ma la sua vera vocazione fù un'altra,infatti sù il primo a fondere country e pop con ballate fluenti e cadenzate come"I Walk The Line"(1956) e "Folsom Prison Blues"(1956). Fluente,melodico,drammatico,capace di diffondere le sue storie in atmosfere eroiche, in casa Sun diede aluni intensi sermoni laici di profonda moralità come "Ballad Of The Teenage Queen"(1958);"Guess Things Happen That Way"(1958). Si trasformò poi in folcksinger impegnato con "Ring Of Fire"(1963),successivamente in cantante commerciale country con "A Boy Named Sue"(1969);famoso inoltre per i concerti nelle carceri,da cui ha tratto l'album di grande successo popolare,"Folsom Prison"(1968) e "San Quentin"(1969). Il tono glaciale con cui racconta le sue storie ne fanno uno dei naturali cantastorie moderni.
  • Phil Spector:a lui dobbiamo il "wall of sound"("muro del suono"),una invenzione che cambiò il "suono" dei dischi,conferendo al produttore un ruolo compositivo pari a quello dell'autore.Spector,un produttore di New York,pensò di sovrapporre strumenti e strumenti(5 chitarre,tre pianoforti,2 tamburelli,ecc)per creare un suono di sottofondo ruggente e costante in modo che l'ascoltatore rimanesse come avvolto da una massa sonora continua. Questa tecnica fù determinante per trasformare la musica leggera in musica per teeneger;quel muro rappresenta tutta la frenesia e carica emotiva che i giovani del '60 avevano bisogno.
Ricordiamo anche:Everly Brothers;Roy Orbison;Four Seasons(cantanti di maggior successo dell'Italo-American rock);Dion;Duane Eddy.

STORIA DEL ROCK:tra gli anni '50 e '60,l'epoca "buia"del rock -PART ONE-

In questo "medioevo"i classici del rock and roll vennero sepolti dalle barbarie della musica leggera,la musica selvaggia sembrava finita per sempre.In quegli anni i rocker furono oggetto di una vera e propria persecuzione;i bigotti e i reazionari identificarono questa musica con i mali della società e distrussero i pochi che non si eran ancora distrutti da se'.Il rock era stato messo fuori legge con tutto il suo apparato:abbigliamento,ballo,capigliature.Ma ovviamente non era solo un fattore ideologico;dietro c'era qualcosa di molto più concreto:il denaro.Infatti la musica leggera rock aveva lanciato etichette indipendenti (indies) spaventando non poco le major:Capitol,Columbia, Decca,London,Mercury,MGM e RCA. I sette colossi approfittarono della campagna moralizzatrice per impadronirsi di nuovo del mercato:proponendo alternative positive agli idoli delinquenziali:modelli ideali per bravi ragazzi del'hight school,imbrillantinati e romantici.Un riflusso verso le forme di espressione artistica più convenzionali e più sfacciatamente legate al sistema capitalistico.Non si trattò di un vero e proprio passo indietro,ma di una pausa necessaria per assimilare la novità e per "ricucire"le ferite dello strappo.In questo periodo "buio" si formano quella strutture paramusicali(come la critica giornalistica e le stazioni radio) rivolte esclusivamente alle musiche per giovani che tanta parte avrebbero avuto nella storia del rock.

giovedì 24 aprile 2008

STORIA DEL ROCK:le origini- PART THREE-



Gli interpreti:
  • LITTLE RICHARD:ovvero,Richard Penniman,rivale nero di Berry,era emerso grazie al suo modo selvaggio di cantare i gospel. Esplose nel 1955 come cantante-pianista rock and roll con un suo vecchio brano-nonsense riadattato: "Tutti Frutti",il cui stile contagiò decine di rocker. Il suo modo di tenere la scena era impressionante,soprattutto quando si truccava il volto e suonava letteralmente con i piedi. Il suo spettacolare ultra-boogie scenico fu soprannominato thang. Nel '56 registrò a New Orleans una serie di hit,tutti fondeti sullo stesso principio di frenesia,ferocia e clownerie:"Long Tall Sally";"Rip It Up";"The Girl Can't Help It"(colonna sonora del suo primo film);"Lucille";"Jenny Jenny";"Keep A Knocking";"Good Golly Miss Molly". Molti di questi brani ottennero la consacrazione internazionale nelle interpretazioni dei bianchi. Little Richard risultava più espressivo quanto più insignificanti e sconnessi erano i suoi testi. Sorprese tutti abbandonando la scena colto da una autentica crisi esistenziale per dedicarsi alla religione. Nel 1966 assunse il giovane chitarrista Jimi Hendrix per rifare tutti i vecchi pezzi secondo un tiepido stile soul-rock.



  • Jerry Lee Lewis:nasce pianista e con una spiccata capacità di muoversi sul palco.La Sun Records lo convertì al rock and roll e il suo primo 45 giri"Whole Lotta Shakin'goin'On"(1957),fu subito un grande successo. Nel giro di un anno uscirono capolavori quali:"Great Balls Of Fire","Breatheless","High school confidential". I suoi testi ed atteggiamenti portavano continui riferimenti al sesso;uno stile più nero che bianco,spontaneo ed essenziale. La sua carriera declinò rapidamente,causa condanna dei moralisti,dopo che sposò la sua cugina 14enne. Riuscì a dare una impronta determinante al rock,introducendo le maniacali e licenziose forme musical-gestuali dei neri nel modo di suonare dei bianchi.








  • Buddy Holly:nel '56 cominciò a registrare i suoi primi pezzi;successivamente,sotto la supervisione del proiduttore Norman Petty,mise insieme i "Crickets" e da qui intraprese la duplice carriera di cantante del gruppo e solista. Il suo stile fondeva il folk messicano,il blues del Delta,il gospel e il rockabilly;questo e la sua immagine da liceale occhialuto e sorridente conquistò USA,Australia e UK. Holly aveva perfettamente assimilato il baby talk,il linguaggio che gli adulti usano con i bambini,fatto di sillabe più che di parole e di ripetizioni leziose("Pretti,pretty,pretty,pretty Peggy Sue"la più celebre). Il singhiozzo che scivolava da un basso profondo al falsetto più acuto divenne il suo marchio di fabbrica. Nel '57 iniziò la serie di hit con "That'll Be The Day";seguirono:"Maybe Baby","Think It Over","Rave On". Il suo più grande successo fù "Peggy Sue",la prima eroina popolare del rock and roll. I Crickets erano il secondo gruppo ad adottare la formazione classica con basso,batteria e 2 chitarre. Il 3 febbraio del '59 l'aereo su cui viaggiava con altri cantanti si schiantò;quel giorno venne battezzato "The day the music died"tale fu lo sgomento del pubblico.
Ricordiamo anche: Bo Diddley,Fants domino,Gene Vincent,Eddie Cocharan.

mercoledì 23 aprile 2008

STORIA DEL ROCK - curiosità:Elvis è vivo?

Risale al marzo di quest'anno una interessante puntata di "Vojager,ai confini della scienza"(RAI2) riguardante Elvis.
Testuali parole dal sito:"Cosa si nasconde dietro la scomparsa di Elvis? Perché a oltre 30 anni dalla sua sparizione, non è ancora chiaro cosa sarebbe stato ad ucciderlo e la sua autopsia è ancora un segreto? E come rispondere a coloro che hanno in mano prove e documenti che sostengono che oggi sia un settantenne residente in Argentina?"
Nella puntata,sono stati oggetto di intervista: George Klein,uno degli amici più intimi di Presley;Jerry Stauffer,ex procuratore distrettuale;Dan Warlick,medico legale;gli ultimi citati sono stati i primi ad intervenire sul luogo del decesso e a cercare di identificarne le cause.
"Perché indagini e autopsia sembrano nascondere errori ed incongruenze, che lasciano il caso aperto". Ogni ipotesi sembra molto convincente e in parte supportata da prove ma troppi sono ancora gli interrogativi che non trovan risposta;non mi è rimasto che ,delusa,spegner la tv!

Ma vi mostro per ultimo il presunto volto di Elvis 70enne...

lunedì 21 aprile 2008

STORIA DEL ROCK:le origini -PART TWO-








Gli interpreti:
  • BILL HALEY:cantante country di Detroit,negli anni '50 intuì il cambiamento in atto e riuscì a sfruttarlo grazie a due grandi intuizioni:in pimo luogo,sfruttare il ritmo del rhythm and blues per consentire ai ragazzi di accompagnarlo con il ballo e il battito delle mani;in secondo luogo,di intitolare i brani con frasi che riprendessero il loro gergo. Ribattezzò il proprio gruppo "The Comets" e si lanciò in questa nuova avventura. Il suo più grande successo fù "Shake Rattle And Roll"(1954),brano di J.Turner riadattata alla maniera country;seguì un'altra cover"Rock Around The Clock"che venne inserita all'inizio del film"Blackboard jungle"(1955) che mostrava uno spaccato della delinquenza giovanile nelle scuole interraziali del Bronx. "On two three o'clock,four o'clock rock"diventò per i teeneger uno slogan di ribellione.
  • ELVIS PRESLEY:giovane,bello,dinamico;voce nera,attitudine al movimento sul palco;momento storico propizio:ecco le coordinate di una congiunzione astrale chiamata Elvis. Esordì come cantante country ma ben presto la agenzia discografica RCA investì su di lui rivoluzionandone l'immaginee dandogli un successo su scala nazionale. Ecco la pettinatura alla Presley(il "ducktail"),le basette,le scarpe alla blue suede e le mosse che nel '56 scandalizzarono l'America perbenista. L'idolo diventa mito:si compie quel processo di identificazione dei giovani iniziato nel dopoguerra. Sotto l'egida della RCA,che gli affiancò chitarre elettriche,batterie e coro,cantò "Heartbreak Hotel" che con il suo testo disperato si proclamò inno della generazione perduta. Seguirono "Hound Dog","Don't Be Cruel","Teddy Bear",tutti grandi successi. La vera esplosione fu rappresentata da "Jailhouse Rock" che rispoverava il corredo dei veri rocker neri;con questo brano Presley consacrò l'iconografia del delinquente giovanile rendendolo accettabile al grande pubblico. "Love Me Tender"(1956) è la prima di numerose canzoni a sfondo sentimentale che Elvis interpretò ,molte delle quali eran anche colonne sonore dei film nei quali recitava(un'altra delle strategie di marketing con le quali consacrare il suo mito). Alcool e psicofarmaci lo uccisero nel 1977.

  • CHUCK BERRY:è considerato il primo compositore di rock and roll,dotato di una ottima tecnica chitarristica e grinta vocale. All'epoca,le case disocgrafiche erano in ricerca di cantanti sempre più audaci:Berry lo era;sia musicalmente,perchè proveniva dal blues,sia socialmente,perchè era un nero e un nero famoso sarebbe stato il culmine della provolcazione. Tra il '55,quando esordì trentenne,e il '58 scrisse molti capolavori del rock and roll ai quali i posteri attinsero a piene mani. I suoi brani raccontavano con ironia storie di adolescenti in cerca di libertà. Per citare alcuni titoli:"Maybellene",da ricordare per l'assolo della chitarra elettrica,"Rock over Beethoven","Too Much Monchey Businnes","Thirty Days","No Money Down",l'inno "Rock and Roll Music","Sweet Littlle Sixteen"esuberante celebrazione del "fun" adolescenziale,fino all'autobiografismo di "Johonny B.Goode",dove celebra se stesso trattando il tema tradizionale della cultura americana:il ragazzo di provincia che fa carriera nella grande città("Go go go Johnny go/go Johnny B.Goode" per intenderci!). Inventò una musica che segnò un vero punto di rottura:il distacco rispetto all'etica del country e del fervore religioso del gospel.

to be continued...